venerdì 31 luglio 2009

Risposta di Lino Visentin

Anonimo Anonimo il 26 luglio u.s. ha detto...
quando leggo questo blog resto meravigliato e attonito davanti a ciò che leggo,è una cosa vergognosa e meschina che solo ora riesce ad uscire allo scoperto!!!! togliendo la falsa coperta della lista civica forse è questa la trasparenza che ora state cercando? un programma elettorale con committente responsabile una persona che non è nemmeno in lista? un candidato sindaco che nel primo consiglio comunale non apre bocca? ma nello scrivere nel sito sa esprimersi con semplicità,mi nasce il dubbio che non siano parole sue!!! un ultima cosa caro mario per 5 anni sei stato il nostro sindaco guardati le preferenze forse fai parte di quelle persone non gradite

 

Ritengo doveroso rispondere al post dell'Anonimo riportato più sopra con serenità e concretezza come di mia abitudine .

A) Abbiamo sempre agito alla luce del sole e non abbiamo mai nascosto nulla, il programma elettorale ai cittadini è stato consegnato prima delle elezioni non dopo, ritengo che i nostri concittadini abbiano un grado di osservazione e di intelligenza molto più acuto di chi come te Sig. Anonimo, si accorge di quanto criticato in questo blog, dopo ben 2 mesi dalle elezioni, sono sicuro che nessuno può negare che tutti erano e sono perfettamente a conoscenza della chiarezza e trasparenza espressa nel programma  e nella composizione della lista Civica Verso il Bene Comune.

B) La mia Lista civica non era e non è assolutamente una copertura,  ERA ED E' UNA LISTA CIVICA, anche se da esperti politici, navigati quali sono, fin dall'inizio, sia la Ex Sindaco Piovan e l'attuale sindaco Salvò,  per paura di perdere e ben sapendo che Villafranca è un paese di destra, hanno ben pensato di mettere e far mettere, una bella etichetta politica sulla lista che ho l'onore di aver capeggiato.

E poi caro Sig. Anonimo io non mi ritengo un uomo di fede partitica di qual si voglia parte, anche se riconosco che i partiti sono indispensabili alla vita politica e alla società civile di qualsiasi paese, ma mi riconosco in un moderato che affronta i problemi della società civile cercando di risolverli proponendo delle idee e dei programmi, se questi e i principi di Onestà, Trasparenza, Buon Governo, Rettitudine e quant'altro, che ho proposto a tutti i POLITICI di Villafranca (indistintamente ed indifferentemente dalla loro fede partitica) sono stati valorizzati ed assimilati, oltre a molte persone della società civile, prevalentemente dai dirigenti del  Partito Democratico e da persone del centrosinistra, beh vorrei capire quali sono i valori che sposa ed ha sposato, questa destra, che  in questi sani principi, mi pare di capire che non si riconosce e che si presenta con simbolo e nome di  lista civica,  ma che in realtà pur di  non mollare la poltrona, ha creato 2 liste a Villafranca, fingendo di contrastarsi, rubandosi persino i simboli,  pur di creare confusione, (confusione non chiarezza )  "Vorrei proprio capire (MA FORSE TUTTI LO ABBIAMO CAPITO, anche tu caro anonimo QUALI SONO E QUALI SONO STATI, I PRINCIPI E LE MOTIVAZIONI PERSONALI, CHE  HANNO INFERVORATO QUESTI  POLITICI A CANDIDARSI A TUTTI I COSTI )


C) "il candidato Sindaco di Verso il Bene Comune" (io) non ha bisogno di parlare molto e probabilmente se avrai l'occasione di partecipare a qualche altro Consiglio vedrai che questa sarà una conferma, perché anziché parlare molto e spesso a vanvera, come è abitudine  a tutti i livelli partitici, e come è stato fatto in questi anni nell'amministrare  la cosa pubblica, preferisco proporre concretezze e fare i fatti come ho dimostrato di saper fare in oltre trent'anni di vita pubblica, oltre che nel privato.
Tu stesso caro Anonimo, hai riconosciuto che so scrivere esprimendomi con semplicità ma io direi anche con consistenza, ti posso garantire che quello che scrivo non è dettato da nessun suggeritore ma solamente  dalla mia personale riflessione, riflessione che porta a ragionare con la concretezza di chi per mestiere è abituato ad affrontare e risolvere i problemi, non chiacchierare solo perché per mestiere si fa l'oratore,

( a buon intenditore poche parole)

Caro Anonimo, suppongo che tu sia anche chi si è firmato nel precedente commento "Ghino", io sono molto aperto alle critiche e come ti ho già scritto mi farebbe piacere conoscerti, ( Se le saprai usare, hai delle grosse potenzialità, lasciatelo dire da chi ha esperienza in merito) però le critiche anonime mi cominciano ad infastidire ed annoiare, preferisco che, chi mi critica lo faccia guardandomi in faccia o almeno firmandosi, non nascondendosi dietro ad un anonimato, vorrei tu prendessi esempio da me e dalle persone che come me, ( e sono state molte ) hanno avuto il coraggio e la coerenza di mettere la propria faccia in piazza in occasione delle ultime amministrative,  non avere paura, non rimanere nascosto dietro al paravento delle tue frustrazioni represse, esprimiti apertamente e liberamente, sicuramente le tue critiche potranno dare un contributo a migliorare.

Per quanto riguarda invece Mario, sono sicuro che non ha bisogno che io prenda particolari posizioni a suo favore, sarà eventualmente lui a risponderti se lo riterrà opportuno, mi sento però di affermare che, IO personalmente ho fatto opera di convincimento perché lui scenda in campo e sarei pronto a riconfermarlo in caso che ci sia una prossima volta, vedi caro Anonimo, di persone saccenti ed affaristiche il mondo ne è pieno, vedi la passata amministrazione di Villafranca dove la troppa saccenza ed affarismo, hanno portato ad arresti, condanne, completa sfiducia nelle istituzioni da parte dei nostri concittadini, ecc. (con l'ecc. intendo le preferenze degli ex assessori, specialmente i più votati in passato ma anche i più affaristi, che in questa tornata elettorale sono stati sonoramente bocciati ), io preferisco persone esperte, riflessive, coscienti, oneste ed altruiste, per questo una delle mie scelte è caduta su  Mario.

Ciao Anonimo un caro e cordiale saluto da Lino il Candidato sindaco della lista Civica Verso il Bene comune, quello che parla poco ma, quello che pensa, dopo aver riflettuto, lo dice, lo scrive lo fa e lo difende nei limiti della legalità, e logica.

mercoledì 22 luglio 2009

Appelli dei Comitati Congressuali

Riteniamo utile inserire nel ns. blog gli appelli che i vari comitati sostenitori dei candidati al Congresso del Partito Democratico ci hanno inviato.
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L’Italia ha bisogno del Partito Democratico.
Di un nuovo Partito Democratico.

Vogliamo un’Italia libera: libera dalle incrostazioni che bloccano lo sviluppo individuale e collettivo in nome dei poteri forti e delle rendite di posizione; vogliamo che gli italiani possano essere orgogliosi di chi li rappresenta sul piano internazionale.

Vogliamo un’Italia dove l’informazione sia forte e dunque davvero indipendente, a partire da quella pubblica. Ci battiamo per un Paese moderno e meritocratico, dove tutti sono uguali e nessuno è solo, dove i talenti e le capacità dei singoli concorrano alla felicità di tutti, dove l’ascensore sociale funziona e per un giovane sia legittimo sperare di poter coronare i propri progetti di vita indipendentemente dal mestiere dei propri genitori.

Per fare questo serve un PD nuovo: che sappia parlare al cuore della gente e conquistarne la fiducia e la stima prima ancora del voto; un partito che sappia recuperare il suo slancio e le ragioni del suo progetto. Le scelte figlie di un perenne stato di emergenza - seguito alla caduta dell’ultimo Governo di centrosinistra - hanno prodotto risultati insufficienti e radici brevi, fragili e ormai limitate ad una piccola parte del Paese. Non è più l’epoca dei compromessi, ma delle scelte: chiare, forti, emozionanti.

Crediamo che il PD debba essere il titolo di un tema ancora tutto da scrivere, senza lasciarsi tentare dalle scorciatoie: non è con le alzate d’ingegno comunicativo, né con un fragile nuovismo di facciata che riconquisteremo il ruolo di un partito utile – anzi, indispensabile – all’Italia.

Servono nuovi giovani che abbiano voglia di rimboccarsi le maniche anche lontano dai riflettori e dalle telecamere. Serve gente che abbia voglia di confrontarsi, persino di litigare, ma che sappia davvero andare oltre gli steccati del secolo scorso e decidere nel merito, non in base alle etichette. Crediamo in un rinnovamento non “giovanilistico”, ma imperniato sulla capacità, la dedizione e l’impegno quotidiano, così come quello promosso da chi fa politica davvero sul territorio, dai nostri amministratori locali: quella qualità democratica che ad ogni appuntamento elettorale è giudicata - e nel caso – promossa o bocciata dai propri cittadini e cittadine per quello che è riuscita a fare, e non tanto per le alleanze interne di partito che si è costruita.

Noi vogliamo un PD vincente, come lo è stato l’Ulivo di Romano Prodi: un partito che non serva solo a rimanere a galla, ma che batta la destra e torni ad essere maggioranza nella gran parte del Paese. Un partito che unisca e governi nel nome del bene comune.

Per questo ci associamo a quanti, in queste ore, hanno annunciato il loro appoggio a
Pierluigi Bersani. Lo facciamo perché amiamo il Partito Democratico. E perché amiamo l’Italia.

Per questo ti chiediamo di aderire all'appello.
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Solo la politica può cambiare il nostro Paese.
Di fronte ad una società narcotizzata non è possibile stare a guardare: il Partito Democratico è oggi lo strumento della partecipazione.
Nel PD ci sono donne e uomini che credono che il rigore, la lealtà, il lavoro costante, l’ascolto siano le qualità indispensabili per essere utili alla nostra comunità.
E’ a loro che ci rivolgiamo perché la proposta di Dario Franceschini sia il punto di partenza di una forza politica che vuole governare l’Italia.
Il prossimo congresso sarà l’occasione per scommettere su un partito con orizzonti nuovi, aperto, radicato, partecipato. Un partito che discuta, sappia decidere e parli con concretezza ai cittadini.
Noi vogliamo andare avanti e ci saremo al congresso e alle primarie del 25 ottobre con la lista “Semplicemente democratici” che vogliamo promuovere con tutti coloro che ogni giorno sono impegnati nei nostri circoli, nei territori e nella vita quotidiana per costruire una nuova storia.
Aderisci all’appello e costruisci con noi la lista “Semplicemente democratici”
Compila il modulo online che trovi su www.semplicementedemocratici.net
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Siamo lieti di informarvi che si è costituito in città il Comitato di sostegno alla candidatura del sen. Marino alla guida del Partito Democratico.

Intorno a questa candidatura si sono raccolte parti della società civile che da molti anni a Padova, fin dalla costituzione dell'Ulivo, stanno battendosi per la nascita di un soggetto solidale, laico che promuova la cultura del merito ed il rispetto della legalità.

Crediamo sia inoltre essenziale il costante coinvolgimento nell'azione politica di tutti quei cittadini oggi in parte delusi e disamorati, che sognano un'opposizione forte e innovativa alla destra italiana.

Il senatore Marino ha abbracciato questi temi e si è generosamente offerto per dare una voce ed una rappresentanza a queste istanze fondamentali, aiutaci a sostenerlo

sabato 18 luglio 2009

Le regole per il Congresso del PD

Carissimi Amici,
In questi giorni si stanno componendo i comitati per i vari candidati che si presenteranno al congresso del Partito Democratico il 25 ottobre p.v.
Personalmente non ho aderito al momento a nessuna proposta perché non ancora sufficientemente definite. Voglio però dare spazio ad un "post" (un pò lungo) di un deputato di Bologna del PD: Salvatore Vassallo che bene spiega cosa e perché lo statuto del PD prevede in vista del Congresso.
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A ottobre lasciamoci invadere

Chi non sopporta le primarie dice che il processo congressuale disegnato dallo statuto è interminabile, che lo Statuto del PD è complicato, macchinoso, da cambiare se non da cancellare. Non che non siano necessari aggiustamenti. Ma tanti, proprio tanti, lo dicono senza averlo nemmeno letto, lo Statuto, e per un'unica ragione. A controprova, mi capita spesso di fare questo esperimento, con dirigenti nazionali o locali di partito. Chiedo innanzitutto se i congressi dei Ds o della Margherita richiedevano meno tempo dei due mesi e mezzo (al netto di agosto) che impiegheremo a iniziare e chiudere la procedura congressuale 2009. Non ho mai ricevuto, come è ovvio, una risposta diversa. I congressi dei vecchi partiti duravano di più. Procedendo nel test, chiedo allora di indicare tre degli aspetti che secondo loro vanno cambiati. Fino ad oggi non sono riuscito a ottenere nessuna risposta precisa. In un terzo dei casi mi vengono indicate come modifiche assolutamente necessarie cose che nello statuto sono già esattamente come si dice dovrebbero essere. In un altro terzo ottengo risposte generiche. In un altro terzo si ricade nella vera questione: se a determinare la scelta del segretario e gli equilibri interni deve essere il voto dei soli iscritti o anche di tutte le persone che dichiarano d'essere elettori del PD e sono disposte a versare un contributo minimo; se sia giusto che il gruppo dirigente del Pd si faccia giudicare dall'intera platea dei suoi elettori oppure se i cittadini che votano alle primarie siano degli "invasori". Proprio così, invasori, li ha chiamati D'Alema domenica scorsa alla festa dell'Unità a Roma: "le primarie per l'elezione del segretario sono una regola assurda, figlia di una concezione che ha portato la società civile a invadere, occupare il partito" (ANSA, Roma 5 luglio). Bersani aveva già espresso un'opinione simile e ora a catena i dirigenti territoriali che lo sostengono hanno perso ogni residua reticenza.

La contrarietà verso le primarie di D'alema (Sole24Ore) e della dorsale organizzativa pro-Bersani non mi stupisce. Purtroppo, anche osservatori normalmente acuti ed equanimi hanno preso a praticare, senza andare troppo per il sottile, lo sport nazionale di sparare a zero sul PD e (quindi) sulle sue regole interne, a prescindere, e danno credito all'idea che il meccanismo congressuale sia contorto o insensato. Cerco di dire in breve perché secondo me non è vero.

In base allo statuto le (cosiddette) primarie, che si terranno il 25 ottobre 2009 per eleggere gli organismi nazionali e regionali, saranno precedute da una consultazione tra i soli iscritti. Nel mese di settembre i circoli si riuniranno per discutere le candidature a segretario e le connesse mozioni. Votando per una o l'altra mozione, gli iscritti nomineranno anche i loro delegati alla Convenzione nazionale che si terrà l'11 ottobre e i delegati per le Convenzioni regionali che si terranno qualche giorno prima.

Questa prima fase ha tre funzioni: a) verificare che le potenziali candidature a segretario (nazionale e regionali) siano dotate di un minimo consenso tra gli iscritti, scremando le candidature credibili da quelle fittizie, giudicate inutili o inopportune; b) consentire ai candidati a segretario e ai sostenitori delle diverse mozioni di presentare le loro proposte e confrontarle di fronte a una platea qualificata di delegati (la "convention" nazionale dell'11 ottobre e quelle regionali); c) dare modo ai sostenitori delle diverse mozioni di coordinarsi e formare le liste per le assemblee nazionale e regionali in maniera meno verticistica di quanto accadde, per forza di cose, in assenza di una base organizzativa comune, nel 2007.

Alla elezione vera e propria, quella che si svolge il 25 ottobre, saranno ammessi tutti i candidati che hanno ottenuto almeno il 15% dei voti tra gli iscritti e comunque i primi tre, purché abbiano ottenuto almeno il 5% nella consultazione preliminare interna. Esattamente come nel 2007, il 25 ottobre, su una prima scheda si vota per liste di candidati all'Assemblea nazionale collegate alle candidature a segretario nazionale. Su una scheda distinta, si vota per le liste di candidati all'Assemblea regionale collegate alle candidature a segretario regionale.

È davvero così complicato? Non mi pare. Anche se, certo, è stato più semplice lo svolgimento del congresso fondativo del PdL! C'è tuttavia un aspetto che può legittimamente generare qualche dubbio. Siccome potranno accedere alle "primarie" più di due candidati alla segreteria, è possibile che nessuno di loro ottenga la maggioranza assoluta dei delegati nell'Assemblea (il discorso vale ovviamente sia per il livello regionale che per quello nazionale). In teoria, potrebbe succedere che tre candidati ottengano ciascuno circa un terzo dei seggi. Che si fa a quel punto? Non sarebbe meglio allora limitare l'accesso all'elezione finale solo ai primi due più votati dagli iscritti?

Sono dubbi che ci si è posti in fase di redazione dello Statuto. Limitando l'accesso alle "primarie" solo ai due più votati tra gli iscritti sarebbe stato escluso dalla competizione qualsiasi outsider, comprese personalità molto popolari. In ogni caso, in fase di elaborazione dello statuto i "bindiani" posero come condizione per loro irrinunciabile che fosse lasciata una chance di partecipare anche ad una terza candidatura di nicchia. Avendo accolto questa richiesta, c'erano tre alternative per chiudere il cerchio, ciascuna con un suo difetto. Una prima, apparentemente semplice, sarebbe stata quella di considerare in ogni caso eletto il candidato più votato, con il rischio di avere un segretario sostenuto da poco più di un terzo dell'Assemblea o addirittura portatore di una linea invisa ad una larga maggioranza del "parlamento" del PD. Una seconda alternativa poteva consistere nel chiamare di nuovo a votare tutti i simpatizzanti per un secondo turno di ballottaggio, ma era troppo costosa organizzativamente. Si è previsto quindi che, in caso non emerga un chiaro vincitore, ci sia un ballottaggio tra i primi due in Assemblea. Naturalmente l'Assemblea chiamata eventualmente a scegliere tra i primi due non è la "convention" eletta dagli iscritti, ma quella eletta dai simpatizzanti il 25 ottobre, in collegamento con i candidati a segretario e alle relative mozioni. Anche in caso di ballottaggio, quindi, il voto del 25 ottobre non verrà vanificato, soprattutto se i rappresentanti eletti in collegamento con il candidato arrivato terzo voteranno per quello tra i primi due con la "piattaforma" più simile alla loro.

La pratica ci dirà cosa può essere migliorato nel percorso. Sperando che nel frattempo non vinca chi vuole tornare al partito introverso ... liberandosi degli "invasori".

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Chi vuole partecipare al processo congressuale sin dalla prima fase si ricordi che, se non l'ha già fatto, deve iscriversi al PD entro il 21 di luglio!

sabato 4 luglio 2009

Proposta di istituzione Commissioni Comunali

Buona Giornata
vorrei aprire una discussione sul Blog o Via Mail per sapere cosa ne pensano i nostri elettori o simpatizzati o iscritti al PD sul tema delle Comissioni consuntive comunali.
La mia proposta è:
Comissioni aperte nominate in Consiglio Comunale sia delle minoranze sia dalla maggioranza, composte possibilmente da esperti del settore che si va a trattare.
In ogni comissione ci deve essere almeno un consigliere eletto in Consiglio Comunale, indipendentemente dalla lista di appartenenza, devono fare riferimento ad un assessore magari a quello depositario della delega che tratta l'argomento inerente all'attività richiesta alla comissione.
Queste comissioni formate da un minimo di 3 ad un massimo di 5 comissari, hanno un potere consultivo non decisivo ma sicuramente fungono da controllori delle attività degli assessori, inoltre noi minoranza propositiva con questo sitema possiamo avere informazioni precise e chiare sia sull'andamento dell'amministrazione sia sui progetti, sia sulle intenzioni, elaborare il tutto con i nostri gruppi di lavoro e attraverso i nostri comissari intervenire sulle decisioni dell'amministrazione.
Per fare questo abbiamo bisogno di adesione di altri cittadini oltre al consistente gruppo che già formiamo.
Le Comissioni che io proporrei sono:

A) comissione urbanistica, edilizia privata, trasporti, viabilità, ...............
B) comissione Bilancio, .............
C) comissione Attività produttive, energie alternative, ............
D) comissione dello sport, tempo libero ed associazionismo, ...........
E) comissione per le politiche sociali e sociosanitari, ................
F) comissione Scuola e cultura, ...................
G) politiche giovanili, sviluppo informatico, ..................
H) .................................................................................

Intendo proporVi di depositare al protocollo, al più presto un documento di richiesta di quanto descritto al Sindaco ed alla giunta, anticipando i tempi ed incalzando appunto l'amministrazione.

Mi aspetto molte ed importanti riflessioni su questa prima proposta concreta che vogliamo presentare.
Lino Visentin

L'attacco a Birrafranka - il seguito

Cari amici,
ha ragione Mario di affermare che la Norbiato è il tirapiedi di Conte, Piovan, ecc. ne ho avuto l'ennesima conferma questa mattina (se ce ne fosse stato ancora il dubbio, ma non cera): io ieri assieme alla Pro Loco, i ragazzi, ed il Sindaco ho rilasciato due dichiarazioni perfettamente identiche, l'unico articolo che riporta, condensato fin che si vuole ma con chierezza e fedeltà, quello che è stato dichiarato è l'articolo della Turetta sul Gazzettino, mentre sul Mattino, che ieri aveva annunciato il caso in prima pagina, c'è un semplice trafiletto sottoforma di comunicato e la mia dichiarazione e quella della Pro loco non le ha minimamente menzionate.
Io mi aspetto che, vista la partenza con la prima pagina, anche questa volta, come nel caso della scuola, sarà montato qualche caso con fuochi artificiali.
Questa volta però non intendo fare da spettatore e rimanere strittolato dalle due anime di destra di villafranca, essendo stato direttamente tirato per la giacca intendo agire in funzione ai casi che si andranno a montare, anche perchè i cittadini di Villafranca non abbino modo di pensare che siamo una minoranza inesistente; ma che ci siamo, che stiamo lavorando e che pensiamo e proponiamo concretezze per andare VERSO IL BENE COMUNE.
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Lino Visentin
Villafranca Padovana

venerdì 3 luglio 2009

L'attacco a Birrafranka

Mi sembra che il metodo di coinvolgere persone, associazioni, manifestazioni che non centrano nulla con la politica stia continuando ad essere il metodo di questa opposizione di Destra in continuità con il metodo della passata amministrazione.
Io sò per certo che anche se Beatrice non era daccordo di dare il patrocinio ai ragazzi, Conte (finchè era ancora vicesindaco), aveva imposto alla precedente giunta di concederlo ed ai ragazzi lo aveva già confermato, quindi non capisco adesso tutte queste polemiche e pretestuosi inorridimenti, Per un manifesto che solamente alcuni "Bigotti Perversi" possono giudicare Scandaloso.
Sfruttando questo pretesto ed insinuando l'inciucio tra me e l'attuale amministrazione, pensano di colpire i loro avversari politici, in realtà li stanno sempre più rafforzando perchè i cittadini di Villafranca sono stanchi delle BEGHE PERSONALI.
Tantomeno capisco la Lega che per sostenere nella folle corsa all'infangamento la EX Sindaco stà sparando sui propri elettori.
Vedete cari amici quando l'invidia e il rancore personale superano i limiti di decenza e rendono le persone accecate dal miraggio di vendetta, si assistono a tutti questi spargimenti di Fango.
Io penso che Villafranca non ha più bisogno di questo, infatti questo è stato uno dei motivi che nel primo Consiglio Comunale ci ha stimolato ad aprire alla attuale amministrazione.
Sono convinto infatti che se incalziamo il Sindaco e la sua giunta con proposte concrete, anche se abbiamo perso le elezioni, possiamo lasciare un segno tangibile a questa comunità, un segno di capacità al coinvolgimento, alla discussione, alla solidarietà vera quello che a noi ha sempre interessato.
Ultima cosa poi vi lascio.
Il mio pensiero sulla questione alcool tra i giovani.
Io sono convinto che il percorso che si è iniziato con la Pro Loco, la Cassa Peota ed altre associazioni tre anni fa, è il percorso giusto, io penso che se si vieta qualche cosa questa diventa sfida per i giovani per poter raggiungere ciò che si è vietato, se invece come si sta facendo, durante queste manifestazioni ci sono associazioni, momenti di riflessione, e attività che spiegano la pericolosità del bere senza controllo ecc. il risultato è nettamente diverso.
Questo è quello che stanno facendo i nostri ragazzi, i ragazzi di Villafranca, cioè il nostro Futuro.
Ciao a tutti Lino