martedì 11 agosto 2009

Consiglio Comunale del 6 agosto 2009

COMUNE
DI VILLAFRANCA PADOVANA 06/08/2009


LISTA CIVICA “VERSO IL BENE COMUNE





Osservazioni in sede di Procedura
di Via allo studio di impatto ambientale del “SISTEMA VIARIO DI
COLLEGAMENTO E ADDUZIONE ALLE AUTOSTRADE NEI SETTORI OVEST E NORD DI
PADOVA E TRA PADOVA E MARGHERA MESTRE”



Dichiarazione di voto:


Egregio Sindaco,
Egregi assessori e consiglieri
Cari Concittadini

Da anni è in essere la progettazione di queste grandi opere, Gra e Complanari Venete che si raccordano con l’autostrada A4 proprio nel nostro territorio comunale, senza poi dimenticare la progettazione della futura linea di AV/AC. Alta velocità, alta capacità ferroviaria.
Ricordiamo che lo stralcio delle varie ipotesi del tracciato del GRA sull’area a nord del territorio comunale è stato ottenuto con un grande impegno congiunto delle Amministrazioni di Limena e Villafranca nel periodo 2000 – 2001 con la redazione di serie proposte alternative al progetto base condivise tra maggioranza e minoranza; queste hanno indirizzato in modo fondamentale le successive scelte di tracciato.
Successivamente a questo primo sostanziale intervento, Mai i gruppi politici di minoranza e la cittadinanza sono stati seriamente coinvolti ed informati per contribuire alla ricerca di soluzioni condivise che limitassero l’impatto sul territorio di tali opere.
A qualche incontro informativo di carattere assolutamente generico, si sono affiancati sterili e generici “no Gra”, “no al casello a Ronchi”, senza però produrre proposte alternative, che hanno
portato come si è visto a soluzioni che, ancora una volta, impattano fortemente sul territorio ed in particolare sui centri di Ronchi e di Taggi di Sotto.
Sarebbero state invece necessarie serie commissioni di studio, allargate a tutti i gruppi politici, alla società civile, oltre che ad esperti del settore, vista l’importanza dei temi da trattare, così come hanno fatto molti comuni interessati dalle infrastrutture in fase di progetto.
Ci troviamo di conseguenza tutti qui, in Consiglio Comunale, con brevissimo tempo a disposizione per l’analisi sulla limitata documentazione tecnica in nostro possesso ed in un periodo certo non congeniale all’approfondimento di temi così importanti. Ribadendo il nostro senso di responsabilità abbiamo lavorato comunque in modo approfondito, perché siamo convinti che pur nella chiarezza delle responsabilità e delle diverse posizioni politiche, si debba su questi temi ricercare “il bene del nostro comune” al di sopra di ogni interesse di parte.
Con questi principi Il Gruppo consiliare “Verso il Bene Comune” ha formulato le proprie osservazioni presentate nella riunione dei capigruppo tenutasi ieri sera mercoledì 5 agosto.
Vista la complessità dell’argomento da trattare e la necessità che quanto emendato, sia il più possibile condiviso dal Consiglio Comunale qui riunito quale organo rappresentativo della comunità, visto e considerato che in linea di principio le osservazioni proposte dai gruppi presenti all’incontro risultavano simili e condivisibili, si è deciso dopo una ulteriore approfondita discussione ed analisi, di presentare un documento che tenesse conto
di tutte le osservazioni presentate, armonizzandole in una unica proposta, per rafforzare il peso politico dell’atto consigliare che stiamo per approvare.
Il Gruppo consiliare “Verso il Bene Comune” ritiene quindi tali osservazioni e richieste utili alla ricerca di soluzione progettuale condivisibile ed attuabile, da presentare all’ Unità complessa Valutazione Impatto Ambientale.
In tale contesto progettuale si fa osservare alla stessa, che Villafranca Padovana partecipa al PATI della città metropolitana “mantenendo una sua particolarità”; questa deriva dalla sua storia e conformazione oltre che dalle scelte amministrative fatte nei decenni precedenti che hanno salvaguardato questo territorio dalle grandi infrastrutture. Villafranca presenta una conformazione territoriale e geografica tale da essere contemporaneamente, sia vicina alla città sia ai prati irrigui più fertili dell’alta padovana. Inoltre trovandosi quasi al confine della Provincia di Padova con quella di Vicenza ha avuto una minore pressione edificatoria e di traffico, rimanendo un paese con forte prevalenza di territorio agricolo.
Per queste caratteristiche Villafranca viene considerata nel PATI un patrimonio agricolo e naturale da conservare quale corridoio verde e polmone ecologico.
Questi devono essere i presupposti di ogni intervento infrastrutturale e di pianificazione urbanistica da considerare in questa, e nelle prossime fasi progettuali. In riferimento alle infrastrutture in oggetto è stato quindi necessario, e si dovrà anche in futuro individuare gli elementi di criticità che queste comportano e di conseguenza introdurre tutti quelli elementi di progetto in grado di eliminare o limitare gli impatti negativi sul territorio.
Per quanto riguarda la variante proposta per il nodo viario di Ronchi, ma che incide anche su tutto il territorio comunale, il Gruppo consiliare “Verso il Bene Comune” conferma e ribadisce forte perplessità alla realizzazione di un nuovo casello in grado di spostare e richiamare importanti flussi di traffico sia da nord che da sud su viabilità certamente inadeguate.
Se la realizzazione delle due nuove infrastrutture, GRA e Complanari, da un lato è condivisibile, considerando le necessità della città metropolitana, dall’altro il raccordo di queste con la viabilità locale di Ronchi, non può essere che un grande problema per il territorio di Villafranca.
Elemento essenziale è quindi, che come precedentemente illustrato, si realizzi il nuovo cavalcaferrovia e l’asse viario previsto dal piano regolatore adottato 11 anni fa, dall’allora amministrazione Chinellato, confermato e recepito anche dal PATI della città metropolitana.
In riferimento alla Variante G6 e alle complanari parallele all’autostrada si ribadisce la necessità di riverificare la sostenibilità economica e tecnica dell’attraversamento del centro abitato di Taggì di sotto in galleria,considerando il forte impatto ambientale già determinato dalla situazione esistente in riferimento all’inquinamento visivo, acustico ed atmosferico.
Il Gruppo consiliare “Verso il Bene Comune” chiede a questa amministrazione di farsi carico e sostenere presso gli Enti preposti le ragioni dei cittadini coinvolti, affinché oltre al previsto indennizzo di legge alle proprietà interessate dalle opere o dalle occupazioni provvisorie in fase di cantiere, venga previsto anche l’indennizzo del danno prodotto al sistema antropico e quello alla salute e qualità abitativa. In tal senso, venga risarcito un indennizzo in considerazione della distanza dei fabbricati dalle nuove opere. Si preveda inoltre un idoneo strumento urbanistico (PEEP) per la compensazione del danno provocato ai fabbricati
maggiormente coinvolti.
Tutto ciò premesso, quale volontà e contributo del gruppo consigliare della Lista civica “Verso il Bene Comune” che qui rappresento,
voto a favore
del documento presentato.

Lino Visentin

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Qui è possibile consultare il testo delle ns. osservazioni.