venerdì 25 settembre 2009

La crisi? Meno 'nera' ma più profonda

Mi permetto di pubblicare un articolo, apparso sul sito del CNR chiamato Almanacco della Scienza e avente il titolo di questo post, quale contributo alla comprensione del momento che stiamo vivendo e di ciò che ci attende.
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La crisi? Meno ‘nera’ ma più diffusa

Crisi economica Il peggio è passato, annunciano alcuni titoli di giornale parlando della crisi economica e finanziaria globale, eppure le previsioni che stanno accompagnando questo inizio di autunno da parte di chi è abituato a leggere numeri e tabelle e a interpretarne il significato fanno riflettere su cosa realisticamente potremo aspettarci nei prossimi mesi.
Parola dell’Istituto di ricerca sull’impresa e lo sviluppo (Ceris), del Cnr, che, a margine del recente seminario organizzato dal Centro Studi di Confindustria e finalizzato a presentare le previsioni economiche per il 2010, indica alcune delle conseguenze forse meno ‘leggibili’ ma dall’effetto immediato derivanti dalla situazione economica di stallo che l’intero Paese sta vivendo.
“La crisi persiste e attualmente non c’è nessun indicatore che faccia presagire una reale ripresa”, commenta Giampaolo Vitali, del Ceris-Cnr, responsabile della linea di ricerca dedicata a Imprese e sviluppo locale. “E’ vero che il settore finanziario, da cui tutto ha avuto inizio, ha superato il momento peggiore; ora però siamo arrivati a quella ‘sfasatura’ per cui la crisi trasferirà i suoi effetti su chi produce, e quindi su chi consuma. Per questo adesso viene il momento più duro per le imprese, per le famiglie e per i lavoratori, anche se con significative differenze tra regione e regione e anche relativamente ai settori”.
Il calo di ordini e di fatturato continuerà a colpire in prima battuta beni di investimento e i cosiddetti beni di consumo durevoli, dalle automobili agli elettrodomestic cui l‘Italia è leader a livello internazionale, ma ne potrei citare molti altri”, aggiunge Vitali. “Per questo è prevedibile che la crisi avrà effetti più duri nelle regioni tradizionalmente più solide a livello industriale: Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, parte del Nordovest, anche per le conseguenze sull’indotto che i vari distretti hanno saputo generare”.
Se le imprese non producono, infatti, va da sé che a farne le spese è l’intera collettività, costretta a fare i conti con un aumento di disoccupazione, precariato e cassa integrazione, e con un impoverimento generale che inevitabilmente porta a una contrazione dei consumi a tutti i livelli, con ripercussioni anche sul settore del terziario. “In economia ci sono scuole di pensiero che sostengono che le crisi sono ‘mali necessari’ perché solo tramite esse è possibile operare una ‘selezione naturale’ delle imprese più deboli”, conclude il ricercatore del Ceris-Cnr. “D’accordo o meno, non si può tralasciare di valutare anche l’impatto sociale che i momenti di recessione determinano, i cui effetti sono spesso destinati a prolungarsi anche al di là dell’auspicata ripresa”.

Francesca Gorini

Fonte: Giampaolo Vitali, Istituto di ricerca sull’impresa e lo sviluppo del Cnr, Torino, tel. 011/6824932, e-mail: g.vitali@ceris.cnr.it

mercoledì 16 settembre 2009

Congresso di Circolo

Si è svolto in data 15 settembre u.s. presso la sede dei circolo in via Rimembranza, il Congresso di Circolo.
Presenti 29 iscritti aventi diritto e circa una decina di simpatizzanti.
Sono intervenuti per presentare le tre mozioni congressuali Franco Frigo (mozione Bersani), Dino Cavinato (Lista Semplicemente Democratici - mozione Franceschini), Nicola Verdicchio (mozione Marino) e garante per il congresso Leopoldo Marcolongo.
A seguito della presentazione delle tre mozioni congressuali si è svolto un ampio dibattito che ha sottolineato la criticità del momento politico che stiamo vivendo ma ha anche evidenziato l'importanza che il congresso riveste per il PD ed il suo futuro.
Nelle precedenti riunioni del coordinamento si era evidenziata l'importanza che ogni mozione avesse dei candidati nelle liste del circolo. Ciò è avvenuto e le liste erano così composte:

Mozione Bersani

Mozione Franceschini

Mozione Marino

Loris Loregiola

Mario Chinellato

Nicola Garro

Bettella Manuela

Barbieri Roberta


Martinello Bruno

Michele Michelotto


Trevelin Doriana




Le operazioni di voto si sono svolte dalle ore 22.00 alle ore 23.00
Essendo il nostro congresso il secondo mentre la gran parte degli altri congressi di circolo si svolgeranno sul finire del mese, i risultati del voto saranno pubblicati il 30 settembre.
Il Congresso si è concluso alle ore 23.20

giovedì 10 settembre 2009

La convenzione del Comune con la Sita

La nuova amministrazione Salvò non ha rinnovato la convenzione SITA

Da Settembre gli abbonamenti del trasporto pubblico per studenti e lavoratori costeranno dal 30% al 70% (fino a 150 €) in più.
La giunta comunale di Villafranca ha deciso, senza consultare i cittadini di non rinnovare la convenzione con la SITA.
La convenzione permetteva agli studenti e ai lavoratori di Villafranca che usufruiscono del trasporto pubblico, di pagare le stesse tariffe dei cittadini che si servono delle linee APS suburbane. Villafranca Padovana è infatti l’unico comune della cintura urbana che non gode del servizio di trasporto urbano se si esclude il breve tratto da Ponterotto a Taggì di Sotto.
La convenzione in vigore dal 1995 e istituita dall’amministrazione Chinellato voleva incentivare l’uso del mezzo pubblico mettendo tutti i cittadini nelle stesse condizioni. Con minimi ritocchi è stata sempre riconfermata anche dalle amministrazione Galeota e Piovan.
In questi giorni, invece andando a rinnovare l’abbonamento abbiamo scoperto che, in fretta e furia, la nuova amministrazione guidata dal Sindaco Salvò, non ha rinnovato la convenzione e che ora gli abbonamenti costano dal 30% al 70% in più, (da 8 a 23 €/mese) a seconda della tratta.
Per fare un esempio reale uno studente di Villafranca passa da 29€ a 44,50€/mese, quindi circa 150 €/anno in più.
La decisione è stata motivata con il risparmio di fondi a favore di altri capitoli assistenziali.
L’assessore ai trasporti Guido Rebustello ha annunciato durante un colloquio con alcuni genitori, che il comune contribuirà ad un parziale rimborso degli abbonamenti per le famiglie con reddito ISEE inferiore a 17.721 Euro.
Ciò corrisponde ad un reddito imponibile di circa 35.000 € per famiglia ma dipende anche dalla presenza di un mutuo, dalla quantità di titoli e contanti posseduti. In pratica una famiglia con due redditi e casa di proprietà probabilmente non potrà godere del contributo comunale pur non essendo una famiglia agiata.
D’altra parte il risparmio per il comune in tutta questa operazione sarebbe di meno di 10.000 €

Questa proposta, che nei modi e nella forma sembra un ripiego dell’ultimo momento, non ci trova d’accordo per i seguenti motivi:
1) Prima il contributo era a beneficio di tutti gli studenti e lavoratori che volessero usufruire del trasporto pubblico. Ora verrebbe dato solo a quelli che si autodenunciano come bisognosi. Il trasporto pubblico è un servizio pubblico per tutti i cittadini. Le categorie da privilegiare sono proprio studenti e lavoratori che devono poterne usufruire in modo omogeneo.
2) Si obbligano i cittadini a richiedere l’ISEE recandosi presso sindacati o CAF, presentando dichiarazioni dei redditi, situazione familiare, dichiarazioni dei beni mobili e immobili posseduti e anche l’estratto dei conti bancari e dei titoli, in cambio di un contributo di circa 100 euro. Con la precedente convenzione era sufficiente dimostrare di essere uno studente o un lavoratore di Villafranca per avere l’abbonamento agevolato
3) Sappiamo tutti che molte di queste dichiarazioni ISEE sono ampiamente false (ricordate i titoloni di questa estate? Super ricchi con auto di lusso riuscivano ad avere abitazioni ATER o esenzione dagli asili nido).
4) Nel programma elettorale di Salvò si prometteva di incentivare il trasporto pubblico e di salvaguardare il nostro patrimonio ambientale. La cancellazione della convenzione al contrario danneggia l’ambiente perché spingerà i cittadini ad usare l’automobile per recarsi al lavoro,
per portare i figli a scuola o perlomeno a Taggì (o a Ponterotto da dove partono le linee APS di tipo urbano). Un danno per le famiglie, e una beffa da un assessore che si è sempre considerato il leader dei Verdi.
5) La SP12 per un lungo tratto è priva di piste ciclabili ed è quindi molto pericolosa per chi volesse raggiungere il capolinea dell’11 con cicli.

A fronte di queste motivazioni chiediamo:
1) che l’amministrazione Salvò si comporti conformemente a quanto promesso nel programma elettorale e sostenga il trasporto pubblico.
2) che l’amministrazione Salvò si impegni concretamente a portare la linea 11 dell’APS fino al capoluogo in modo che tutti i cittadini, da Ponterotto a Villafranca siano posti nelle stessi condizioni.
3) che fino a quando la linea APS non arriverà a Villafranca la convenzione SITA sia ripristinata, e che ne possano godere tutti i cittadini senza costringerli ad ulteriore burocrazia e aggravi di lavoro per i dipendenti comunali.

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Qui è possibile scaricare il volantino.

mercoledì 9 settembre 2009

Congresso di Circolo di Villafranca Padovana

E' convocato il Congresso di Circolo di Villafranca Padovana
il giorno 15 settembre 2009 alle ore 20.30
presso la sede del Partito Democratico in via Rimembranza 7/A
con il seguente ordine del giorno:

1. Insediamento del Congresso
2. Nomina della Presidenza
3. Illustrazione delle modalità di svolgimento del Congresso di Circolo
4. Illustrazione delle Mozioni Congressuali
5. inizio delle Operazioni di Voto (dalle ore 21.30 alle ore 22.30)
6. Dibattito
7. Chiusura delle operazioni di voto e scrutinio
8. Proclamazione dei risultati e degli eletti

Villafranca il 9 settembre 2009
Il Coordinatore di circolo
dott. Nicola Garro

N.B.
. Nel sito del Partito Democratico di Padova è possibile consultare le Mozioni Congressuali dei tre candidati.
.. All'inizio del congresso gli iscritti possono presentare la propria candidatura in rappresentanza di una mozione.